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Linkami Web Summit 2019 in diretta

Oggi mi trovo al Linkami Web Summit e ho deciso di scrivere i miei appunti direttamente qui.

Contenuto dell'articolo

Il Linkami Web Summit è un evento focalizzato in modo particolare sulla Link Building, Digital PR; strategie di Social Media Marketing ed è anche l’unico di questo tipo.

È l’unico evento in Italia dedicato alla link building e racchiude le migliori strategie  per creare un brand forte in grado di attirare l’attenzione.

Non esiste solo un canale o una singola strategia per raggiungere l’obiettivo desiderato, ma un insieme di strumenti, canali e tecniche che includono la SEO, i social come Facebook, Linkedin, Instagram e il copywriting.

Pronti? Allora partiamo con il mio riassunto dei vari interventi.

Linkami Web Summit 2019: introduzione

Miriam Bertoli introduce l’evento ricordandoci che anni fa tutto girava intorno al sito, molto spesso si trattava di un sito vetrina e pochi strumenti a disposizione.

Oggi un non addetto ai lavori potrebbe vedere la nostra attività come una galassia con tantissimi pianeti. Ha persona del genere ha una grande difficoltà a capire da dove partire e cosa fare.

Quando osserviamo l’universo siamo affascinati dalla sua grandezza ma anche molto piccoli. Tutto bello ma galleggiamo in un contesto difficile da gestire.

Di fronte a questo scenario molti imprenditori si bloccano, rimangono a guardare fermi con la paura di decollare. Quale è la via d’uscita?

Bisogna costruire delle mappe e delle strategie.

Linkami Web Summit 2019: riassunto degli interventi

Ora entriamo nel vivo dell’evento e ti racconterò il sunto degli interventi

1.Nonna Matilde tiene un blog e usa strategie di digital PR

Il primo intervento è focalizzato sulla case history di Vincenzi Group, azienda focalizzata in vari paesi come USA, CINA, DOA, FRANCIA E  GERMANIA.

L’azienda tratta il settore della pasticceria industriale e attualmente conta ben 3 brand:

Come ha fatto questa azienda a guadagnare autorevolezza e soprattutto colmare un gap generazionale? La domanda nasce dal fatto che l’azienda si rese conto che veniva percepita dalle nuove generazioni come una “nonna” o vecchia signora.

Adottando nuove strategie commerciali con un nuovo brand, un nuovo pay-off e prodotti di alto livello e le nuove forme di digital marketing è riuscita a colmare questo gap.

Lavorando da un lato sul blog e dall’altra sui social (Facebook e Instagram), il brand di Matilde Vincenzi è riuscito a conquistare una fascia di consumatori più giovani.

Interessante anche la “strategia “figital” (dal digital al fisico) con la creazione del Club delle Amiche e l’organizzazione dei workshop in cui le persone connesse ai social dell’azienda e al club si incontrano fisicamente.

Ovviamente sono state fatte delle analisi dal punto di vista SEO, la messa a punto del sito lato tecnico e strategie di link building con anchor text mirate.

Naturalmente non vi svelo in questo articolo tutti i dettagli che ci sono stati presentati in questa case history.  Vi consiglio vivamente di partecipare al Linkami Web Summit 2020 per vedere altre case history come questa nel dettaglio.

2. Come incrementare la Brand Awareness attraverso Facebook: quali formati, tecniche e strategie utilizzare (Veronica Gentili)

Veronica Gentili introduce subito l’argomento dei limiti di visualizzazione dei post sulle pagine Facebook e conferma il fatto che ora molte aziende, imprenditori e liberi professionisti si stanno spostando sui gruppi Facebook.

Statisticamente infatti la metà dei nostri fan non vede i post della pagina Facebook. Facebook ha un algoritmo che ha circa 100 fattori per cui decide cosa mostrare e a chi mostrarlo.

Uno dei metodi migliori per garantire visibilità organica è creare una fan base (base di fan) profilata e attiva.

  • Quanti fan abbiamo in target?
  • Quanti sono i clienti e contatti acquisiti?

Avere fan profilati porta a maggiori interazioni e maggiore visibilità organica.

Il formato video corretto su Facebook è importante soprattutto perché la maggioranza lo vede da dispositivi mobili.

Veronica Gentili ci sta facendo fare un tour approfondito a 360 gradi su:

  • target profilato;
  • stories;
  • instant Experiences;
  • formati creativi;
  • video Live o in diretta: le persone passano molto più tempo a guardare un video live piuttosto che un video registrato e spesso se li va a vedere anche se ha perso la diretta.  I video live generano 10 volte più commenti dei video registrati. Generano il 35% più engagement rispetto al video; registrato;
  • sondaggi;

e molte altre funzioni di Facebook che, se usate bene, sono strategie vincenti per creare brand awarness.

La parola d’ordine è il target: gattini e battute simpatiche attirano like e commenti ma probabilmente non servono al nostro business e non attirano clienti

Il Social Media Marketing è l’arte e la scienza di rendere i social media reali risorse di business in modo concreto e misurabile.

Questo intervento del Linkami Web  Summit 2019 di Veronica Gentili è stato davvero molto ma molto interessante, tanto da far venire voglia di approfondire ogni dettaglio offerto da Facebook.

3. Case history più interessanti e divertenti per far parlare di sé sui canali social (Alex Ballato)

Alex Ballato nel suo intervento al Linkami Web Summit ci presenta diversi esempi di campagne di Digital PR che possono fornirci ottimi spunti di riflessione. Ecco un sunto dell’intervento.

Le infografiche sono i strumenti migliori per ottenere dei link. Creare cose originali e dettagliate in grado di creare un valore unico. Il budget viene usato sulla parte creativa.

Si può usare per migliorare l’immagine di figure istituzionali o per attività varie. Un esempio è l’agenzia funebre Taffo che investe molto nelle Digital PR e idee creative per far parlare di se in modo organico.

[arve url=”https://www.youtube.com/watch?v=t0-DTGZwS7A” /]

Le Digital PR devono avere un idea creativa per creare un a storia e sapere esattamente cosa fare e come distribuire la notizia. Il risultato è un ritorno di visibilità importante.

Fare Digital PR significa trovare l’opportunità altrimenti si tratta di Marketing in cui si paga un influencer o si fa link building a pagamento, ma non di Digital PR.

Se è vero che il contenuto è il Re (Content is the king) la distribuzione della notizia è la regina.

Francesco Piersimoni ci spiega l’evoluzione delle PR e spero che finalmente si  inizi a parlare di Link Building in modo più sostanzioso.

L’intervento è focalizzato sulle problematiche e soluzione incontrate da Francesco. Vediamo quali spunti possiamo estrarre da questo intervento.

Per essere popolari sul motore di ricerca non possiamo lanciare falsi segnali a Google con una costruzione di una rete di link errata..

Esempio creazione di link farm, directory….

La riflessione di Francesco dopo che ci ha raccontato la storia di una penalizzazione da algoritmo Penguin:

Mantenere il profilo di link pulito è importante quanto prendere nuovi link. La qualità dei link attualmente conta più che la quantità di link in entrata.

La link building

  • cambia nel tempo;
  • cambia da settore a settore;
  • cambia in modo insindacabile;
  • non conosciamo il valore accettabile;
  • nessuno ci avverte quando siamo sulla soglia.

I link funzionano ma in alcuni settori molto competitivi la linea è molto bassa.

Ecco un altra riflessione di questo intervento da tenere in alta considerazione:

Come fare article marketing? Alcuni siti di article marketing sono fatti solo per pubblicare articoli di link che però non vengono letti da nessuno. Questo non è un buon metodo di Link building.

Se si fa un comunicato stampa, meglio creare più versioni del comunicato in modo da evitare che sia uguale su tutti i siti.

Ovviamente anche qui si potrebbe scrivere molto ma dal momento che sto scrivendo in diretta non riesco a trasmettere tutto il contenuto ed è il motivo per cui ti consiglio di partecipare al Linkami Web 2020.

4.Caso Studio: Scalare le SERP con i nomi di dominio (Simonetta Chines)

Ora si tratta dell’acquisto di domini scaduti che in alcuni casi diventano una potente strategie di Link Building. Simonetta Chines ci spiega come usare Youdot.it per farlo in modo corretto e quali parametri verificare. Ecco un sunto.

Vantaggi: hanno già uno storico con una presenza di diversi anni sul web e spesso ricevono migliaia di link che possono portare beneficio al sito che vogliamo posizionare.

I link sono il fattore di ranking più importante anche perché sono la base dell’algoritmo di Google.

Ovviamente i link non sono tutto, occorre che il sito sul quale stiamo lavorando sia anche tecnicamente ineccepibile.

Regole da rispettare prima di un redirect

  • tematicità del dominio: il sito linkante deve essere a tema con il sito che riceve il redirect;
  • rapidità: il redirect deve essere fatto il giorno stesso o comunque prima che Google si accorda che il sito è caduto e inesistente;
  • naturalezza, non artificiali: non prendete siti con anchor text esatte, piuttosto con anchor sinonimi;
  • no footprints: se fate un redirect di più siti non farlo mai nello stesso giorno….Google si accorgerebbe di una non naturalezza di back link in entrata.

Il redirect porta notevoli vantaggi perché – anche se in un primo momento il sito potrebbe avere una curva verso il basso per il cambio di link – dopo un po’ di tempo potrete notare una crescita delle parole chiavi e di conseguenza una maggiore visibilità.

5. Come è umano lei! Consigli pratici, subito spendibili per la vostra attività, per rendere la comunicazione della vostra azienda più umana (Valentina Falcinelli).

  • Unicità;
  • Specializzazione;
  • Familiarità;
  • Leggerezza;
  • Cura del dettaglio.

Lo spunto di riflessione di Valentina Falcinelli in questo Summit è davvero interessante, ve lo condivido:

il nostro servizio lo può replicare chiunque ma il tono di voce e la personalità con il quale lo comunichiamo è univoco e difficilmente replicabile se si seguono i 5 punti menzionati sopra.

Le call to action

Iscriviti, compra, chiama sono le classiche call to action che vediamo quasi su ogni sito.

Ma si può anche usare termini come “migliorati”, in questo modo disabituiamo le persone a ciò che è ovvio.

Si può usare un copy non standardizzato su vari elementi del sito come:

  • pagina 404;
  • form di contatto;
  • voci di menu.

L’intervento è stato davvero interessante perché mi ha aiutato a comprendere come scrivere contenuti più umani che un utente riesce a sentire più vicino al suo modo di comunicare.

Nel nostro copy inseriamo elementi di oggettività piuttosto che frasi soggettive. Dire che siamo bravi fa meno effetto che mostrare dati su traguardi raggiunti, come “abbiamo portato innovazione in 200 aziende” e Valentina cita il libro di Robert Cialdini sulle armi della persuasione e le leve della riprova sociale.

Essere veri e affidabili anche nel copy e nel “tone voice” che presentiamo è senz’altro il modo migliore per guadagnare la fiducia di clienti e potenziali clienti.

Al Linkami web summit 2019 stiamo davvero spaziando oltre la link building, siamo nel web marketing a 360 gradi!!

Grazie Valentina (tonodivoce.it)

Stefano Schirru inizia così

Lavorate sul brand…non è sufficiente fare link building.

La link building si basa sulla costruzione artificiale del profile link di un sito web

Le Digital PR: diffusione di comunicati stampa e redazionali su testate e media online. L’obiettivo è quello di ottimizzare autorevolezza e diffusione del brand.

Aspetti in comune? Il contenuto.

Ma come si fa a fare Digital PR?

  • Realizzando contenuti informativi che spiegano in cosa consiste l’attività che stiamo svolgendo;
  • Valorizzando il brand e i suoi punti di forza;
  • Diffondendo i contenuti sui media online.

Quindi non si tratta solo di link che puntano al nostro sito, ma si tratta di coinvolgere portali autorevoli  che parlano di noi dando valore al brand

L’anchor text è importante? Diciamo di si però la cosa più importante è pensare agli utenti. Ovviamente questa attività necessita di budget per creare video, infografiche e contenuti di valore.

Risultato?

  • ottimi link in entrata;
  • alta visibilità;
  • traffico in entrata e non solo link.

Cosa comunicare

  • 50% di contenuti informativi;
  • 50% valorizzazione del brand;

Strumenti utili per lo studio delle chiavi

Seozoom, Semrush, Ahrefs, Majestic, Google Trends, Similarweb.

Citazione

Se siete un sito realmente utile con contenuti di qualità non c’è bisogno di spingere con anchor text esatte. Si lavora molto sul brand anche se in una piccola percentuale non è sbagliato avere una anchor esatta.

Analisi dei competitor

Stefano suggerisce di analizzare anche link rotti sui siti di competitor che possiamo eventualmente sfruttare in una strategia di link building oppure valutare un redirect di sito scaduto con ottimo profilo backlink come abbiamo visto nell’intervento dedicato a Youdot.it.

Consiglio finale dell’intervento di Stefano Schirru

Investire sul brand e sulla qualità dei link. Il sito è un patrimonio sarebbe un peccato lavorarci e poi vedere il sito calare per una link building datata.

Come la Digital PR per e-commerce mette le ali alla visibilità in Google (e alle vendite) di Massimo Fattoretto.

Interessante, fra i tanti suggerimenti offerti da Massimo Fattoretto, il consiglio di lavorare su articoli informativi. Sono state presentate diverse case history, ad esempio quella di un e-commerce di prodotti di giardinaggio in cui sono stati usati articoli informativi  e mirati su testate di settore.

Il risultato è stato che il cliente ha superato Amazon nel posizionamento di determinate parole chiavi.

Il consiglio è quello di sfruttare:

  • portali di settore attinente con il settore;
  • testate giornalistiche importanti.

Come avere link evitando di fare arrabbiare Google? Ce lo spiega Dario Ciracì nel suo intervento al Linkami Web Summit.

Non possiamo sapere in quale percentuale alcuni algoritmi come Fred, Medical Update etc penalizzano i siti sulla base dei link che puntano al nostro sito.

Di cosa abbiamo bisogno?

La cosa ideale è la Link Earning focalizzandoci su contenuti di qualità  e su siti editoriali di buona qualità e in target con il nostro settore che generano condivisione e viralità. Questo ci permetterà di ottenere link spontanei.

Dario ci spiega come acquisire decine o centinaia di siti in target

Non limitarsi al guest posting ma creare contenuti video o infografiche in grado di attirare link spontanei.

Cercare di conoscere personalmente giornalisti e coltivare pubbliche relazioni con uffici stampa

Processo di outreach

A questo punto Dario Ciriacì, uno dei relatori del Linkami Web,  ci spiega il significato del termine outreach “attività di sensibilizzazione di siti in target al fine di coinvolgerli in iniziative di marketing”.

Questa attività si svolge in 5 step:

  • ricerca dei link prospect;
  • analisi e scelta dei siti;
  • ricerca informazione di contatto;
  • contatto e distribuzione del contenuto (seeding);
  • follow-up.

Vediamo alcuni dettagli di queste 5 fasi del processo di outreach.

Usare operatori di ricerca avanzati di google, questi ci consentono di trovare molti siti che offrono la possibilità di inserire un link. Ecco come reperire le fonti. Eccone alcuni.

Opportunità di guest post

Associando gli operatori di Google a determinate parole è possibile reperire siti che offrono la possibilità di inserire articoli.

Esempio:

  • calcio intitle: invia un articolo;
  • travel inurl: scrivi per noi;
  • benessere intitle: guest post;
  • salute intitle: collabora con noi;
  • arredamento intitle arredo inurl: guest post.

etc…

Opportunità in pagine risorse

  • keyword inurl: risorse;
  • Keyword “link utili”;
  • Keyword “blogroll”;
  • Keyword “siti amici”;
  • Keyword “migliori blog”.

Opportunità in siti che ospitano infografiche

  • salute inurl:infografiche intitle:infografiche;
  • motori inur :auto intitle:infografica;
  • inurl:gossip intext:”infografica”.

Questo intervento è stato talmente concentrato e ricco di informazioni che è un po’ difficile farne un riassunto e meriterebbe un articolo dedicato, penso proprio che sarà uno dei prossimi articoli che scriverò sul mio blog.

7.Il tuo pubblico è l’asset più delicato e importante che possiedi (Carlotta Silvestrini)

L’intervento di Carlotta Silvestrini mi ha affascinato. Un sorta di viaggio nell’animo umano però….si è spento il mio computer e no sono riuscita a prendere gli appunti.

Tuttavia ho fatto le foto di tutte le slide quindi torna su questa pagina perché a breve inserisco le informazioni relative al suo intervento.

Conclusione del Linkami Web Summit 2019

Insomma a conclusione di questa giornata posso dire che sono soddisfatta delle informazioni ricevute. Onestamente mi aspettavo di scendere più in profondità nell’argomento della link building e nell’uso dettagliato di strumenti di analisi del profilo back link come Majestic, Ahrefs e così via. 

Però devo dire che anche gli interventi dedicati alle strategie social e alle Digital PR erano di valore e molto interessanti.

Io al Linkami Web Summit 2020 penso di essere nuovamente presente e tu ci sarai?

A proposito esistono solo due libri sulla link building in italiano lo sapevi? Uno è di Stefano Schirru.


100s_frank

Cos'è per me la SEO? Prima di tutto una passione per quella miscela misteriosa che porta un sito ai primi posti nei motori di ricerca. La SEO è una materia dove non si smette mai di studiare.