Skip to main content

Tag h1 e company…guida per ottimizzarli al top

tag h1

In questo post parleremo del tag h1 e vedremo alla fine dell’articolo anche in cosa differisce dal meta tag title. Questi due termini vengono spesso confusi, ma in realtà sono diversi tra di loro.

Tale confusione porta articolisti e copywriter, anche piuttosto esperti, a commettere errori piuttosto banali che però incidono negativamente sul posizionamento del sito. Il tuo intento deve essere invece l’esatto contrario, cioè spingere il sito tra le primissime posizioni della SERP. 

Possiamo partire: prendiamo la nostra lente di ingrandimento virtuale per vivisezionare tutti gli aspetti relativi al tag h1.

Cos’è il tag H1?

Il tag H1 è considerato un “header”, cioè un’intestazione. In un articolo gli header possono andare dall’H1 fino all’H6. Il tag H1 può anche essere simile al title, non è un errore. Tuttavia è consigliabile modificarlo, mantenendo sempre la stessa parola chiave.

È il titolo principale della tua pagina e, rispetto al title, ha regole meno rigide. Non hai quindi particolari limiti per quanto riguarda la lunghezza e non devi necessariamente mettere la keyword principale all’inizio (anche se è consigliabile). In pratica puoi scrivere l’H1 con maggiore libertà e creatività rispetto al title.

Esempio se vuoi posizionarti per la chiave lavorare da casa, il tag h1 dovrà contenere la chiave principale.

tag-h1-html
tag-h1-html

Come spiegato precedentemente il tag title compare come intestazione principale dello snippet della SERP di Google; l’H1 compare invece nel corpo di una pagina. In sede di SEO on-page quindi il tag title ha un’importanza maggiore rispetto all’H1, ma per garantire prestazioni eccellenti al tuo sito devi ottimizzarli entrambi.

H1 tag SEO: perché è così importante?

Gli spider dei motori di ricerca, durante l’analisi di un contenuto, rilevano il codice HTML e poi identificano le frasi racchiuse negli H1, H2, H3 ecc. per fornire ai lettori gli articoli più pertinenti in base alla loro ricerca.

L’H1, rispetto agli H2 ed agli H3, ha una rilevanza maggiore poiché specifica l’argomento principale della pagina. In poche parole l’H1 rappresenta le luci di atterraggio per gli spider di Google che possono atterrare più facilmente sulla pista durante la fase di ricerca.

Un altro aspetto importante in chiave SEO è che il corretto uso degli H1 migliora la “user experience” del lettore, che capisce subito il contenuto dell’articolo.

Come inserire adeguatamente le parole chiave?

In base all’argomento di cui intendi scrivere, per prima cosa devi fare una ricerca delle parole chiave. All’interno dell’h1 e del title va inserita quella più rilevante. In alternativa puoi usare la parola chiave nel title ed una parola chiave correlata nell’h1, o viceversa. Non necessariamente devi inserire la parola chiave in tutti i tag meta SEO. Nella meta description, ad esempio, puoi inserire altre parole chiave correlate.

Tutte le altre parole chiave a coda lunga possono successivamente essere inserite in H2 ed in H3, fornendo così una panoramica completa e toccando quanti più argomenti possibili che possono essere di interesse del lettore.

Quanti tag H1 in una pagina?

Eccoci ad una questione particolarmente interessante che merita un ulteriore approfondimento: quanti tag H1 usare in una pagina? Se fossimo ai primi anni del 2000, ti risponderei che ce ne vuole solo uno. Se non avevi un H1 con le relative parole chiave, il tuo sito non poteva essere competitivo. Col tempo però le tendenze cambiano e soprattutto gli algoritmi di Google hanno iniziato a seguire nuove meccaniche.

Anche se la questione continua a generare molto dibattiti, i principali esperti (John Mueller su tutti) sostengono che si possono usare tranquillamente diversi H1 anche all’interno di una stessa pagina. O addirittura c’è la possibilità di non usarli affatto.

Perché usare più di un H1? Poiché sono elementi di intestazione che possono cooperare insieme per dare maggiore valore alla pagina, ottimizzarne la struttura e favorirne il posizionamento.

Questa libertà nell’utilizzo degli H1 dipende evidentemente dal fatto che Google non li richiede per classificare una pagina web. In effetti non sono rari i casi in cui i siti non utilizzano intestazioni H1, o che li usano esclusivamente per una questione di stile.

L’uso di più H1 risulta particolarmente performante sui dispositivi mobile, in quanto facilita la scrittura di una pagina web. I lettori medi sono piuttosto pigri e, dinanzi ad un muro di parole, potrebbero essere scoraggiati. Un testo con diversi H1 invece aiuta a suddividere la pagina visivamente, facilitando la lettura e rendendola più scorrevole.

Usa tag H1 coerenti con l’intento di ricerca degli utenti

L’H1 può essere un po’ più creativo, ma naturalmente non deve discostarsi troppo dagli intenti di ricerca del lettore. Se un visitatore atterra sulla tua pagina ma l’H1 non lo convince, potrebbe abbandonare il sito ancor prima di aver letto il contenuto.

Rischi così di perdere un visitatore, che hai faticosamente conquistato, regalandolo alla concorrenza in un amen. Da non dimenticare ovviamente tutto il lavoro fatto per ottimizzare l’articolo in chiave SEO, che va a farsi benedire.

Inoltre tale situazione determina un impatto negativo anche dal lato SEO. Il comportamento del lettore che atterra sul tuo sito e va via dopo pochi secondi viene definito “pogo-sticking” e, sul medio-lungo periodo, può determinare penalizzazioni in termini di posizionamento.

Gli algoritmi di Google potrebbero infatti pensare che attiri i visitatori sul tuo sito con pratiche illecite o false promesse, per poi disattenderle. Inserisci il tag h1 nella tua pagina in linea con le aspettative dei visitatori, inducendoli così a leggere il tuo articolo.

Esempio di tag H1

Una volta compreso cos’è il tag H1 e come utilizzarlo secondo le tue necessità, ecco adesso alcuni esempi.

Supponiamo che tu hai un negozio di abbigliamento sportivo a Roma. Come tag title puoi usare “abbigliamento sportivo a Roma: i migliori modelli del settore”, mentre come h1 puoi usare “abbigliamento sportivo e fashion a Roma e provincia: qualità e prezzi competitivi”.

Come vedi nel tag title fornisci indicazioni dirette e abbastanza concise, ma sufficienti a catturare un determinato target di pubblico. L’h1 contribuisce a fidelizzare il visitatore, fornendo ulteriori indicazioni sulla tipologia di servizio che offri, come prezzi competitivi abbinati ad un’ottima qualità dei prodotti offerti.

Sulla falsa riga di questo esempio puoi successivamente tarare i tag title ed i tag H1 in base alla tua pagina, indipendentemente che sia un’azienda, un’e-commerce, un blog o un sito di informazioni.

Puoi anche inserire le parole chiave ed il nome del tuo brand nel tag title della pagina, per poi inserire un messaggio pubblicitario nell’H1 senza necessariamente scopi di posizionamento.

Come vedi puoi “giocare” con l’H1 ed il tag title in diversi modi, sfruttando tutte le opportunità a tua disposizione per variare e differenziarti.

H1, H2, H3 SEO: modalità di utilizzo

Chiarito il significato di H1, a questo punto dobbiamo analizzare tutti gli altri tag di intestazione che vanno dall’H2 all’H6.

Cosa vuol dire H2? Subito dopo l’H1 è l’intestazione più importante ed è utilizzato per specificare i sottotitoli di una pagina. Lo stesso H3 può essere inserito come sottoparagrafo dell’H2 e dà maggiori indicazioni sia a Google che agli stessi lettori.

Supponiamo che hai un sito di musica ed hai pensato di scrivere un bell’articolo sui Nirvana. Puoi usare un H2 per parlare in linea generale delle canzoni più belle e famose del gruppo di Seattle. Vuoi dedicare un po’ di spazio ad ogni brano? Allora sotto l’H2, intitolato “Le migliori canzoni dei Nirvana”, puoi aggiungere gli H3 contenenti i singoli brani.

Magari il lettore può essere interessato alla storia di un brano piuttosto che di un altro. Con la suddivisione in H3 può quindi decidere quale parte dell’articolo leggere e quale invece tralasciare.

Sotto i singoli H3 possono poi essere inseriti H4, H5 fino agli H6. Il concetto è un po’ quello della matrioska, che consente di aprire di volta in volta l’articolo trovando informazioni sempre più specifiche e settoriali. In genere H4, H5 ed H6 sono utilizzati per note, testi aggiuntivi, copyright, informazioni di contatto o approfondimenti.

La parola chiave può essere presente negli H2, ma non in tutti. Anzi è consigliabile usare sinonimi che intercettano altre tipologie di ricerche dei lettori che possono digitare parole diverse sui motori di ricerca. Naturalmente non è necessario inserire i tag dagli H2 agli H6, molto dipende dalla tipologia di contenuto scritto. In linea di massima vengono utilizzati gli H2 e talvolta gli H3 come approfondimenti. Sono pochi gli articoli che contengono H4, H5 e H6 ma conviene sicuramente averli a disposizione per usarli eventualmente al momento opportuno.

Consigli per ottimizzare la SEO on-page del sito

Dopo questa bella scorpacciata di SEO, con focus ed esempi sugli H1, H2 e H3, ecco alcuni suggerimenti validi in generale per una SEO on-site ancora più performante:

  • scrivi contenuti di qualità ottimizzati tramite efficaci e mirate tecniche SEO;
  • organizza il sito in modo che i crawler dei motori di ricerca siano in grado di scansionarli senza problemi;
  • assicurati che i tuoi post e le tue pagine presentino URL SEO-friendly;
  • usa link interni, affinché i tuoi lettori restino quanto più tempo possibile sul tuo sito leggendo gli altri contenuti presenti.

Come scegliere gli H2 per un articolo competitivo

Ecco un approfondimento sui suggerimenti destinati ad ottimizzare il sito in chiave SEO che, come puoi notare, è in H3 (giusto per darti un esempio di meta tag!)

C’è una pratica che richiede un po’ di tempo, ma che può fornire utili suggerimenti sia per la scelta delle keyword degli H2, sia per l’approfondimento degli argomenti più “caldi”.

Una volta impostata la navigazione in incognito, devi inserire la parola chiave e visionare i primi 10 articoli che compaiono nella SERP. Leggendoli puoi individuare i temi ai quali dedicare un approfondimento e le parole chiave da utilizzare.

In questo modo hai la possibilità di scrivere un articolo completo, inserendo le keyword al posto giusto e toccando tutti gli argomenti presenti nei 10 articoli. Questo è solo uno dei piccoli trucchetti che esistono nel mondo SEO, ne puoi scoprire tanti altri seguendo un corso specifico che ti consentirà di diventare un SEO copywriter esperto e dotato di importanti competenze spendibili nel tuo settore di riferimento.

Differenza tra tag title e H1

Il tag title è un elemento fondamentale per l’ottimizzazione della pagina in chiave SEO, poiché indica a Google l’argomento per il quale intende posizionarsi.

Il tag H1 fa parte degli Heading, di cui ne rappresenta il primo elemento, e ti aiuta a dare una struttura più ordinata alla pagina web.

Il tag title, in termini di posizionamento, ha quindi una rilevanza maggiore poiché è la stringa di testo che compare all’interno della SERP e che quindi deve catturare immediatamente l’attenzione del lettore. L’H1 svolge una funzione “secondaria”, ma non certo meno importante. Il suo scopo principale è far capire subito al lettore l’argomento dell’articolo.

A questo punto analizziamo separatamente questi due elementi molto preziosi per l’anatomia di un sito.


100s_frank

Cos'è per me la SEO? Prima di tutto una passione per quella miscela misteriosa che porta un sito ai primi posti nei motori di ricerca. La SEO è una materia dove non si smette mai di studiare.