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legge e normativa sugli ecommerce

Legge e normativa ecommerce

Vuoi vendere online? Devi quindi documentarti sulla legge e normativa in merito all’ecommerce per non incappare in errori ed eventuali sanzioni fiscali o legali.

Infatti, laddove il tuo commercio elettronico, anche così chiamato in italiano, non fosse aggiornato al Decreto Legislativo 21/2014 e alle DIR CE 83/2011, il pericolo sarebbe di ricevere pesanti sanzioni. Ma non solo, l’ecommerce non si consoliderebbe sul mercato, non acquisterebbe credibilità e non assisterebbe ad un aumento dei clienti. 

Ecco perché in questa guida ti parlerò di come rendere il tuo ecommerce assolutamente in linea con la normativa vigente ed in possesso dei requisiti per decollare.

Presentazione della SCIA

Cosa devi fare prima di avviare l’ecommerce, che sia una nuova attività da te ideata di sana pianta oppure appoggiata ad una piattaforma come eBay e Amazon? Dovrai recarti allo Sportello Unico Attività Produttive del comune sede della tua attività per presentare la Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA). 

Sai cosa succederebbe laddove saltassi questo passaggio? Probabilmente lo immagini. Sanzioni a non finire, regolate dall’articolo 22 del Decreto Legislativo 114/98, che possono raggiungere e superare i 15.000,00 euro. 

Dove puoi trovare il modulo SCIA? Direttamente sul sito del comune ed è possibile consegnarlo telematicamente tramite PEC o posta certificata.

Un’ultima precisazione che può esserti utile è quella che riguarda la tipologia di prodotto venduta. Se hai deciso di occuparti della vendita di alimenti online, la normativa (Regolamento UE 1169/2011) è molto severa e prevede che le stesse indicazioni obbligatorie sull’etichetta degli alimenti siano riportate online nella scheda prodotto. Tra queste, i valori nutrizionali, la scadenza, presenza di allergeni ecc.

Se invece ti occuperai di oggetti antichi o usati, oltre alla Segnalazione Certificata di Inizio Attività dovrai presentare anche una dichiarazione (come indicato dal Testo Unico Leggi di Pubblica Sicurezza) che chiarisce anche la tua posizione penale. 

Tutela del Marchio

Se pensi che la scelta del nome del tuo commercio elettronico abbia poca importanza, mi spiace dirti che stai sbagliando. Infatti, lungi dall’esserlo, il nome solitamente viene deciso secondo una precisa strategia di marketing che possa catturare l’attenzione di potenziali clienti. Esistono, ad ogni modo, anche alcuni aspetti contenuti nella normativa vigente di cui tener conto prima di effettuare la scelta. 

  1. L’articolo 22 Decreto Legislativo 30/05 regola questo argomento approfondendo il concetto di Unitarietà dei segni distintivi. In sostanza, non puoi in nessun caso utilizzare un nome uguale o simile ad uno già noto perchè ne traesti vantaggio indebitamente. Quindi, se vuoi evitare spiacevoli e lunghe battaglie giudiziarie, presta attenzione alla scelta del nome a dominio, dato che come potrai immaginare, la linea guida è quella di tutelare il marchio registrato per primo o utilizzato da più tempo. Anche se in ogni Paese in cui si opera con la propria attività valgono interpretazioni diverse della normativa vigente, quindi, sarà meglio informarsi in anticipo. 
  2. La Legge 633/41, invece, regola tutto ciò che concerne i Diritti d’Autore, quindi copyright. Accertati che tutti i contenuti che pubblicherai siano riconducibili alla tua creatività o che siano contrassegnati con copyright e con la scritta “tutti i diritti riservati”. Anche laddove dovessi pubblicare foto di persone, come modelli, devi essere in possesso della loro liberatoria firmata. 

Apertura partita IVA e commerce

Ecco un argomento sul quale spesso nascono molti dubbi e perplessità, l’apertura della Partita IVA per e-commerce. 

Quando dovresti aprirla? Quando la tua attività di vendita è professionale e continuativa, anche se si appoggia ad un markeplace già esistente. Quindi, già nel momento in cui apri un ecommerce per vendere è esclusa la vendita occasionale. 

Ricorda, inoltre, che se le tue vendite sono rivolte anche all’estero, dovrai necessariamente iscriverti al Vat Information Exchange System (VIES).

Informativa Privacy per ecommerce

Quante informative Privacy sono necessarie per ecommerce? Due e ti spiego perchè. La prima deve essere relativa alla navigazione nel sito e la seconda su servizi offerti.

Accertati che siano incluse le seguenti informazioni:

  • nome del responsabile del trattamento;
  • nomi di coloro che sono a conoscenza e in possesso dei dati;
  • finalità e ambito di diffusione dei dati;
  • conseguenze laddove si negasse l’autorizzazione;
  • indicare se la fornitura dei dati è facoltativa o obbligatoria.

Per quanto riguarda i cookies, i due regimi esistenti sono OPT OUT e OPT IN. 

Il primo, OPT OUT fa riferimento alla possibilità di cancellare un servizio già esistente, come quando un consumatore richiede di cancellarsi dalla lista rispondendo ad una mail che dà questa opportunità. Mentre OPT IN comporta il consenso anticipato, necessario a meno che i cookies servano per fornire informazioni o servizi.

Normativa ecommerce garanzia

Parliamo anche di garanzia prodotti ecommerce, ossia la tempistica entro la quale sei in dovere di riparare o sostituire in garanzia un prodotto difettoso del tuo ecommerce

La normativa prevede che la garanzia sia di 2 anni. L’acquirente dovrà inoltrare richiesta di sostituzione o riparazione entro 60 giorni dalla data di ricezione. Laddove il guasto arrivasse nei primi 6 mesi dall’uso dell’oggetto, si considera un prodotto difettoso mentre se occorre superati i primi 6 mesi di utilizzo sarà necessario verificare che non dipenda dall’uso. 

Come proprietario dell’ecommerce, se non avessi la possibilità di sostituire o di riparare l’oggetto nel caso in cui dovessi farlo, dovrai provvedere al rimborso del prezzo pagato.

Diritto di recesso ecommerce

Parliamo invece di ecommerce e diritto di recesso. La normativa più recente (Decreto Legislativo 21/2014) ha introdotto delle importanti modifiche. Infatti, i giorni a disposizione del consumatore per poter esercitare il diritto di recesso non sono più 10 come in precedenza ma 14. 

Ad ogni modo, devi necessariamente indicare sia i termini che le modalità di recesso nella pagina con l’informativa e in quella a chiusura dell’ordine. Esiste un modello scaricabile online, valido in tutta Europa, che il consumatore potrà utilizzare ed inviarti con ogni mezzo disponibile.

Un’ultima indicazione importante. Laddove non specificassi le modalità di recesso e le tempistiche, il consumatore avrà a disposizione ben 12 mesi per recedere e non 14 giorni.

Quali contenuti vanno inseriti obbligatoriamente?

Ecco i contenuti che in base alla più recente normativa (Decreto Legislativo 21/2012) vanno inseriti obbligatoriamente nei siti ecommerce:

  • Informazioni precise sull’impresa che eroga i servizi offerti: in sostanza, nome, indirizzi (sia sede, filiali e recapiti elettronici e telefonici), forma giuridica. Puoi includere queste informazioni sia in una pagina apposita come “CHI SIAMO” oppure separatamente in una pagina con informazioni legali.
  • Descrizione dei prodotti: come già ti ho accennato prima, quella dei prodotti alimentari è più rigida e tecnica. Mentre in generale non esistono altre linee guida sulla descrizione dei prodotti, anche se deve essere sempre realistica e accattivante.
  • Prezzi: i prezzi indicati devono già comprendere l’IVA e qualsiasi altra tassazione;
  • Diritto di recesso: segui le indicazioni che ti ho dato sopra;
  • Metodologie di consegna e pagamento: dovrai essere molto chiaro nello specificare le tipologie di consegna, di pagamento e le relative tempistiche e costi. Non puoi aumentare i prezzi a seconda del tipo di pagamento e i rischi per mancata o consegna saranno a tuo carico e non del vettore (Decreto Legislativo 21/14, articolo 61);
  • Informazioni sui contratti in abbonamento: in tal caso dovrai indicare precisamente costi (eventualmente mensili), durata (anche quella minima) e come recedere.

In conclusione, se vuoi vendere online, segui la Legge e Normativa sugli ecommerce che ti ho appena indicato e contattaci per conoscere alcune dritte fondamentali per far decollare il tuo “commercio elettronico”.

Ora che sai come funziona la normativa non ti rimane che creare un e-commerce.

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